Posta sulla strada statale della Futa in direzione Bologna.
Piccolo nucleo storico citato nel 1315 come località sulla strada di Toscana, ebbe una stazione di sosta con osteria. Nel 1412 era una “villa” (borgo con diversi edifici) e vi abitava Cristoforo di Denticherio dei nobili di Loiano i cui discendenti, esenti come nobili dalle imposte dei fumenti ancora nel Cinqucento, assunsero i cognomi di Bertoni. S. Fabiano e S. Sebastiano la preservarono dalla peste descritta da Manzoni, e da allora essi ne sono divenuti i patroni.
Un edificio costeggiava la strada sulla sinistra e sulla facciata si aprivano ben nove arcate dietro le quali trovavano posto la trattoria, la “bottega”, gli ingressi alle abitazioni e alle stalle dei muli, che servivano a trainare diligenze e carri di li’ a Loiano.
Ricostruito dopo un incendio causato dall’ultima guerra, perdette sei dei suoi preziosi archi, ma non la sua antica destinazione di bottega ed osteria. Di fronte a questo edificio, sotto un architrave monolitica che porta ancora in rilievo i simboli del fabbro e del maniscalco, vi era l’ingresso di un’osteria e di un negozietto di alimentari. Da ricordare altri due fabbricati rurali, uno di questi presenta un interessante paramento murario trecentesco e, nell’adiacente fienile, il residuo di un architrave seicentesco recante inciso il monogramma di Cristo.
Pagine tratte dalla guida "LOIANO : storia, cultura e tempo libero", edita dal Comune - 1992 e dallo studio La Strada di Toscana: Riqualificazione del sistema della direttrice della Futa, Arteas Progetti - 1995