Loiano si trova in una posizione ideale per chi intende farne base per gite ed escursioni: equidistante da Bologna e dal crinale dell’Appennino tosco-emiliano, permette di raggiungere in tutta calma e tranquillità luoghi sicuramente interessanti, attraverso strade che ancora conservano intatto il sapore del viaggio come conoscenza e non come semplice spostamento dal punto di partenza a quello di arrivo.
Gli itinerari che seguono cercano di rispondere ad alcuni requisiti ben precisi: toccare luoghi in cui la natura, la storia, il lavoro degli uomini hanno sedimentato testimonianze in grado di dire ancora qualcosa al visitatore attento.
tratto da: http://www.appenninobolognese.it
ANELLI E SENTIERI 801 – 803 – 805 – 901 – 903 -905
Si parte dalla Pineta di Loiano e si scende per il sentiero segnato fino ad incrociare la strada asfaltata di via Simiani; si volta a sinistra e la si segue fino alla casa di Vezzano di sotto. All’altezza di questa casa si prende a destra il sentiero subito prima del capannone degli attrezzi e si prosegue per la cavedagna fino a Ca’ di Rizzi, dove il sentiero continua fra due castagni secolari. Dopo circa 200 m ci si può fermare un attimo per godere di una vista suggestiva: davanti a noi Sabbioni, a destra il contrafforte pliocenico dei monti di Livergnano, a sinistra il bosco di Loiano e la vista del paese. Si scende poi in una bella radura di castagni e si prende a sinistra per un ripido sentiero che in cinque minuti ne raggiunge uno più largo che scende sempre a sinistra verso il torrente Zena.
Qui arrivati, all’altezza di una cascatella, si incrocia il sentiero 803: si può andare per 500 metri a destra per vedere i resti del mulino delle Colore, poi tornare sui propri passi e proseguire per il tracciato mantenendo il torrente sulla sinistra finche il sentiero non comincia a salire. Arrivati in cima a questo breve, ma ripido strappo, ci si trova in un bosco di carpino e castagno. E’ questo uno dei punti forse più belli del percorso; immersi in un bosco incontaminato, si possono intravedere in lontananza, attraverso gli alberi, le case di Sabbioni. Il percorso ora si biforca: a destra il sentiero n. 89 fa raggiungere in poco tempo Sabbioni, attraverso stupendi esemplari di abeti; a sinistra il n. 801 sale alla casa di Bosco di Tura. Da qui si può godere di una buona vista panoramica: in basso la casa con il suo bellissimo castagneto, verso est Scanello e la chiesa. Il sentiero piega a destra, cominciando a salire abbastanza velocemente verso Loiano. In poco tempo siamo in cima, dove si può raggiungere la vicina sorgente e, dopo alcune centinaia di metri, via Simiani, nostro punto di partenza.
dislivello: m. 492 – tempo di percorrenza: 8 – 9 ore
Si segue il percorso n. 801 fino a Ca’ di Rizzi. Si passa fra le case e si prende la strada inghiaiata che porta a Scanello. Al cimitero si tiene a sinistra e, poi a destra per Ca’ di mezzo. Poco dopo la casa, si prende lo sterrato a sinistra e, dopo lo stagno secco, il sentiero che si inoltra a destra nel bosco. Dopo circa 30 metri tenere il sentiero che scende a sinistra molto ripidamente. In breve tempo si raggiunge il torrente Zena; appena guadato, si risale fino a raggiungere la strada provinciale Val di Zena. La si percorre per circa 500 metri risalendo verso Quinzano (direzione sud) fino al cartello «Zona archeologica di monte Bibele» e si segue la freccia fino a Ca’ dei Monti. Ora si utilizza l’itinerario segnalato nel pannello, che consiste in un anello di circa 2 ore nella zona archeologica.
Ritornati a Ca’ dei Monti si prende il sentiero a sinistra che scende a Il Borgo. Da qui e anche possibile staccarsi dal sentiero 803 e raggiungere Bisano e la Valle dell’Idice attraverso un sentiero segnato.
Il sentiero 803 prosegue invece verso Castelnuovo di Bisano, scende per la strada asfaltata, incrocia la Provinciale e la segue a destra fino al cartello Torre Arabella. Si sale alla casa La Guarda e si prende per il sentiero, molto ripido nell’ultimo tratto, che scende al torrente Zena. Qui arrivati si tiene la sinistra per Zena, un’antica casa posta alla confluenza dei due torrenti che le danno il nome. Si prende ora il sentiero che sale e si oltrepassano Soiano di sotto e Soiano di sopra. Da qui si segue la strada sterrata che si dirige a sud. A destra si costeggia uno strapiombo di diverse decine di metri, e si prende poi il sentiero a sinistra che conduce al Mulino delle Colore. Dopo circa 500 metri incrociamo il percorso 801 che fino a Loiano coincide con il nostro.
n. 805 – (Loiano – Gragnano – Scanello – Loiano)
dislivello: m. 152 – tempo di percorrenza: 3 ore
Questo percorso, particolarmente suggerito agli appassionati di mountain-bike, parte dagli impianti sportivi di via S. Margherita.
Da qui si segue la strada provinciale che si dirige verso Scanello: arrivati al bivio per Gragnano, si prende la comunale che conduce alla chiesa di questo caratteristico borgo. Dalla Chiesa si scende lungo via Gragnano in direzione Quinzano (nord), fino alla localita Ca’ della Torre. All’Altezza delle stalle si gira a sinistra per una cavedagna, si arriva a Gnazzano e si tiene la destra per un percorso che, attraversando la Valle ed una stupenda quercia secolare, giunge alla strada provinciale. La si risale verso Loiano per alcune centinaia di metri, per poi imboccare a destra una cavedagna. Al primo incrocio si prende a sinistra per la strada bianca che porta alla Chiesa di Scanello, dove ha termine il nostro itinerario. Per ritornare a Loiano si può utilizzare la strada asfaltata, oppure percorrere il sentiero n. 801 che da Ca’ di Rizzi conduce a Vezzano e di qui a Loiano.
dislivello: m. 115 – tempo di percorrenza: 1 ora e 30 minuti
All’estremità nord del paese, in prossimità del Consorzio Agrario, si diparte dalla statale il vecchio tracciato della strada per Bibulano. Lo si segue fino al caratteristico borgo di Bibulano di sopra, si gira a destra per il Poggio e si comincia a salire verso nord, fino a raggiungere un quadrivio: a sinistra si va al Tiro a volo, a destra il percorso sale ancora per raggiungere la statale.
A questo punto si prosegue per la Futa in direzione sud, in una bella passeggiata panoramica che in breve tempo conduce al nostro punto di partenza.
n. 905 – (Sabbioni – Monte Acuto della Selva – Fondovalle Savena – Mulino di Scascoli – Valle – Sabbioni)
dislivello: m. 314 – tempo di percorrenza: 4 ore
Si parte in prossimità della Chiesa di Sabbioni e all’altezza di questa si percorre la Strada Statale verso Loiano fino al bivio di Villaggio Rita.
Qui si tiene la destra seguendo le indicazioni Via delle Selve. Si scende sempre per questa strada immersa nel verde ed in cui e possibile avvistare esemplari di mufloni, fino ad arrivare ad un podere denominato Pian di Tenta.
Da qui si raggiunge in breve il bivio della strada Fondovalle Savena (via dei Mulini).
A sinistra si va verso Loiano: il sentiero 905 si dirige invece a destra, verso Pianoro. Dopo aver percorso circa 300 metri si prende a destra per un sentiero che sale al Farne di sotto, si tiene la casa sulla destra e si scende a sinistra fino a Campiuno ed alla Fondovalle. Si va ancora a destra verso Pianoro, fino a vedere sulla sinistra una passerella che attraversa il fiume: alla sua altezza si imbocca la strada sterrata che attraversa il Borgo diroccato del vecchio Mulino di Scascoli, di cui si possono ancora ammirare i ruderi: le vecchie macine, le pale e la Chiesina. Da qui si sale, per una cavedagna, ad un casolare (Colle di Sopra) e percorrendo la cresta si giunge ad un’altra casa. In breve tempo si scende, al bivio si prende a sinistra e si arriva al borgo Valle di Scascoli. Tenendo la destra si giunge in prossimità di un grande casolare detto Dozza e di una cavedagna che si percorre fino a quando questa non si interrompe nel Rio. Seguendo lo sterrato che percorre la cresta giungiamo a Campo Mauro, lo lasciamo sulla destra e saliamo fino alla Fontana Vaiarolo, a cui potremo bere. Di li a poco si raggiunge un bivio in cui dovremo tenere la sinistra verso il borgo dell’Anconella, attraversato il quale proseguiremo verso Sabbioni. Dopo circa 1 km si abbandona questa strada e si prende a destra per uno sterrato che attraversa il bosco e giunge in prossimità di un casolare (Ronco Biancano) e di una seconda cavedagna che ci conduce a Sabbioni
PERCORSO NATURA
Il Percorso natura consiste in un equilibrato «programma» di attività motorie, da eseguire a corpo libero e con l’aiuto di attrezzi ginnici, allo scopo di migliorare lo stato di salute psico-fisica generale dei frequentatori. Questo percorso si rivolge a tutti: bambini e adulti, anziani, atleti, in quanto permette di adattare il programma alle specifiche condizioni e possibilità di ognuno, sia per quanto riguarda la quantità e l’intensità di esecuzione che la libertà nella scelta dei giorni e degli orari di frequenza. A Loiano il Percorso Natura si svolge lungo un sentiero di circa 1000 metri e si sviluppa nel verde della pineta immediatamente sopra il paese. E’ suddiviso in sedici tappe distanziate l’una dall’altra. Si trova quindi in una posizione facilmente raggiungibile e contemporaneamente isolata ed immersa nel fresco e nel verde. I punti di accesso al Percorso Natura sono molteplici e tutti segnalati. Avendo pero il percorso una successione numerica degli esercizi, consigliamo di affrontarlo partendo da via L. Pozzi, all’estremità nord del paese
ATTIVITA’ SPORTIVE
Per chi vuole praticare sport, Loiano offre buone possibilità di scelta.
Basket – Presso gli impianti sportivi di via S. Margherita, pista polivalente con campo da basket sempre a disposizione degli appassionati.
Bocce – Due campi, di cui e prevista la copertura, che possono essere utilizzati prenotandoli o presentandosi al campo.
Calcio – Il campo da calcio regolamentare e stato recentemente risistemato. Attiguo vi e anche un campetto da allenamento.
Tennis– Presso gli impianti sportivi, campo da tennis scoperto in sintetico.
Il Tiro a Segno Nazionale di Loiano
La sezione di Loiano del Tiro a Segno Nazionale fu costituita nel 1889 e il primo presidente fu Federico Salomoni.
I pronipoti e la sezione U.I.T.S. di Loiano ne conservano un ritratto e una medaglia d’argento con l’effige e la scritta: Umberto I Re d’Italia – Ministero della Pubblica Istruzione – e l’incisione «T.S.N. di Bologna gara 4 aprile 1892 a beneficio del monumento a Vittorio Emanuele in San Martino della Battaglia». Del Salomoni si ricorda che fu sindaco di Loiano per tre anni consecutivi e che abbandono tale incarico dopo «essersi mangiato» tre poderi, la qual cosa, coi tempi che corrono, depone ulteriormente a favore del personaggio!!! Sul finire dell’Ottocento il tiro a segno era sport per ricchi e titolati ed era considerato ufficialmente un mezzo di «educazione fisica». Dopo la guerra 1915/18 l’attività ebbe maggior diffusione da parte del fascismo che istituì i «corsi premilitari» finalizzati prevalentemente alla educazione fisica alla guerra.