Nel territorio di Loiano sono numerosi i ” pilastrini ” o ” maestà “, forme di devozione popolare che fanno parte suggestiva del patrimonio della montagna.
Sono numerosi ma mai come nel passato, i «pilastrini» o «maestà», testimonianze religiose poste in prossimità di crocicchi o bivi fin dal XVI secolo, per grazie ricevute a seguito di sinistri incontri o di sventure capitate e poi risoltesi felicemente. Tali forme di devozione popolare fanno ormai parte suggestiva del patrimonio della nostra montagna; ecco perché crediamo sia utile fornire una breve descrizione e la localizzazione dei pilastrini più significativi eretti in territorio di Loiano. Parecchi di questi sono stati oggetto ultimamente di veri e propri saccheggi, quando non di stupidi atti vandalici. La scelta poteva essere dunque anche quella di non divulgare al grande pubblico questi preziosi elementi del paesaggio contadino. Abbiamo preferito invece cercare di suscitare curiosità, interesse e perché no… controllo popolare…
Posto in località Farnè di Mezzo, davanti al gruppo di case e dietro un abbeveratoio trasformato in aiuola fiorita. La data incisa e 1898. Quattro nicchie, tre formelle e una statuetta. Di fronte la Madonna di San Luca; a sinistra san Vincenzo Ferreri, a destra san Vincenzo, dietro a fronte dell’abitato la statuetta della Madonna di Lourdes.
Posto poco dopo l’Anconella, all’inizio della stradina che porta alla Guarda, questo pilastrino ha un’unica nicchia con un’immagine di recente fattura raffigurante la Madonna col Bambino. Una targhetta di rame reca inciso: Emidio Collina F. l’anno 1909.
Sulla strada che porta alla Guarda, duecento metri oltre la chiesa di Scascoli valle, a sinistra nel campo sopraelevato rispetto la strada. Circondato da rovi, il pilastrino e tutto in pietra viva ed e sormontato da una sfera e da una bella croce. Non vi e nessuna scritta apparente.
Molto sottile rispetto ai normali pilastrini e l’edicola votiva localizzata nell’angolo formato dall’incrocio fra la via Nazionale e la strada che porta a Quizano. E’ fatta in pietra cotta con una bella nicchia chiusa da una grata lavorata: il santo seminascosto nell’unica nicchia sembra portare una chiave per cui pare san Pietro. Alla base vi e una lastra di marmo con la scritta: Anno mariano 1954.
Sulla strada per Scanello, all’attacco della via per Cà di Balloni, questo pilastrino fatto di soli due blocchi di pietra viva, ha una sola nicchia con al centro una piccola immagine in terracotta di moderna fattura raffigurante la Madonna col Bambino.
Sulla strada per Val Sicura, di fronte all’inizio della strada per Cà di Guidini.
Sul fusto vi é una piccola lapide di marmo con l’incisione: Famiglia Betti Sebastiano in suffragio dei suoi defunti questo ricordo pose.
Sotto il borgo di Roncobertolo si diparte una via che in antico doveva arrivare alla tintoria del paese.