Scanello ha una nobiltà d’origine invidiabile.
Del piccolo borgo distante da Loiano circa 2 km si parla nelle cronache medioevali fin dal tempo dell’esarcato di Ravenna, quando questi con i suoi possedimenti si spingeva profondamente nel bolognese. Indi compare Ubaldino dei Malvolta che se ne fece signore per investitura della Chiesa di Pisa, la quale aveva avuto donazione di quella terra dalla contessa Matilde di Canossa, grande distributrice di feudi e di concessioni. Nascono così i conti di Scanello. O meglio, si crede che nascessero dalla signoria dei Malvolta, chè in proposito c’è molta foschia. Gli Scanello, quando compaiono nelle carte, hanno la fisionomia giuridica dei valvassori o cottanei.
Nel secolo scorso la signoria di Scanello l’ha Luigi Loup, uno svizzero innamorato di Bologna ed espertissimo d’agricoltura; egli aveva sposato una Ghisilieri avendo in dote la villa della “Fratta” già dei Calderini e poi passata a Pio Ghisilieri che aveva sposato appunto una Calderini. Un terzo trasferimento per identica ragione, avvenne quando al Loup subentrò il genero De Kwuipms marito di una delle sue figlie. La figlia di questo signore svizzero residente in Italia andò sposa ad Huber Du Bois De Dunila che attorno 1920 prese possesso della villa.
Si deve dedurre, considerati i vari passaggi tra proprietari che la bella residenza ha destino d’essere un dono di nozze.
Alla fine del 1960 la tenuta agricola, compresa la villa, fu ceduta al Consorzio sviluppo zootecnico.
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